Valderice

Centro collinare tra Trapani e Erice, in una posizione panoramica dove la diversa altitudine determina aspetti ambientali e naturalistici variegati: si passa infatti da una zona collinare ad una pianeggiante che si estende fino al mare. Da un lato Erice che la sovrasta, in basso il mare con Bonagia e la sua costa frastagliata, a sud la campagna lussureggiante: il tutto colorato dalla varietà della vegetazione che vi cresce e dall’azzurro del cielo e del mare.

Da sempre luogo di transito per giungere alla più alta Erice, Valderice ha assistito nei secoli al passaggio di tutte le dominazioni che si sono succedute nella zona (Elimi, Punici, Romani, Bizantini, Arabi…). Sembra che Virgilio abbia tratto spunto dal contesto di Bonagia, per alcune descrizioni dell’Eneide e mentre il centro agricolo si sviluppa nel XVIII secolo, intorno alle contrade di San Marco e Paparella, è nell’Ottocento che l’area diviene meta di villeggiatura della nobiltà trapanese che vi edifica sontuose ville, ancora oggi esistenti.

Il territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi bagli, costruzioni rurali con diversi corpi affacciati su un cortile interno.

La popolazione locale è legata al culto della Madonna della Misericordia; la leggenda vuole che nel sito in cui oggi sorge un piccolo santuario, si trovasse un’edicola della Vergine dai poteri miracolosi, meta di pellegrinaggi sin dal secolo XVII. Un’icona della Madonna viene ancora oggi portata in processione nel mese di settembre.

Bonagia, ridente borgo marinaro costiero, era uno dei luoghi della provincia in cui si svolgeva la mattanza (pesca del tonno), attività in cui convergevano fede, ritualità e folklore: a testimonianza di questa antica tradizione, si trovano ancora le antiche strutture di una tonnara (ora tasformata in residence) ed un piccolo museo, collocato all’interno della torre di avvistamento annessa alla tonnara, dove sono esposti alcuni reperti archeologici rinvenuti nelle acque vicine; una sezione illustra, attraverso strumenti originali e plastici, il lavoro dei tonnaroti e le fasi della mattanza.